Nuovo Sportello Sperimentazione: il lato oscuro della stampa 3D

Pubblicata il 13 dicembre 2022

Le stampanti 3D oggi trovano sempre più spesso un posto di rilievo nelle aziende, supportandole nelle fasi di prototipazione e produzione di piccole serie. Queste tecnologie possono essere applicate a realtà artigianali, industriali, manifatturiere e artistiche con un conseguente vantaggio produttivo e tempistico.   

Il numero di stampanti 3D è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni entrando a far parte del quotidiano di aziende e professionisti del settore e non, grazie soprattutto alle agevolazioni e all’iper-ammortamento previsti dal piano Industria 4.0. 

Questo ha portato sicuramente ad un grande beneficio iniziale per le aziende che hanno ampliato il loro parco macchine ma, a causa dalla mancanza di formazione, anche ad una serie di problemi

  • Stampanti utilizzate non correttamente  

  • Stampanti Ferme e inutilizzate  

  • Stampanti da sistemare o riparare  

Le stampanti 3D, come tutti i macchinari, hanno componenti meccaniche che devono essere conosciuti e allo stesso modo hanno la necessità di essere manutenute nel tempo, per garantire un funzionamento adeguato.  

Consapevoli di questo UNIS&F e FabLab Treviso, con il contributo della Camera di Commercio di Treviso – Belluno, hanno sviluppato il progetto “Sportello sperimentazione” che ha come finalità quella di proporre un punto di riferimento per la divulgazione delle tecnologie legate alla scansione 3D e agli altri processi come il reverse engineering e la realtà virtuale. 

Il progetto intende offrire un supporto concreto alle imprese sia dal punto di vista del business aziendale (fornendo strumenti per aiutare l’impresa nei processi di produzione), sia da quello della formazione (apprendimento per la crescita del personale e di conseguenza per la crescita aziendale). 

Per informazioni: 
FabLab Treviso 
Tel. 0422 916492 
E-mail: info@fablabtreviso.org 

 

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SERVIZI
04-05-2023
Diagnosi energetica
Per le Grandi Imprese e le Imprese Energivore entro il 5 dicembre 2023 sussiste l’obbligo di presentare, attraverso l’apposito portale ENEA, la diagnosi energetica dei propri siti produttivi. L’obbligo di presentazione della diagnosi energetica è stato introdotto a partire dal 5 dicembre 2015 e prevede una periodicità di presentazione ogni 4 anni. La mancata presentazione alla scadenza di ogni quadriennio è sanzionata in via amministrativa (da 4.000 € a 40.000 €). Per le aziende Gasivore, recentemente istituite, al fine dell’iscrizione negli elenchi della CSEA, volta all’ottenimento dei benefici di riduzione degli oneri previsti dal D.M. 21 Dicembre 2021, sussiste l’obbligo di essere in possesso di una diagnosi energetica in corso di validità, da rinnovare ogni 4 anni, oppure di certificazione ISO 50001. La diagnosi energetica, per essere riconosciuta valida ai fini di cui sopra, deve essere effettuata da aziende certificate UNI CEI 11352 (Energy Service Company c.d. ESCo) o da un tecnico certificato UNI CEI 11339 (Esperto Gestione Energia c.d. EGE), e prevede un processo di analisi dei consumi energetici attuali e valutazioni su eventuali accorgimenti e/o investimenti realizzato su valori reali, (misure, fatture, studi di fattibilità, preventivi, analisi costi/benefici) allo scopo di dotare l’azienda di un valido strumento decisionale volto a ridurre i costi energetici e ad aumentare la sostenibilità ambientale dell’impresa oltre ad assolvere agli obblighi di legge. UNIS&F è a disposizione delle aziende per la redazione delle diagnosi energetiche. Per informazioni: Matteo Scomparin Tel. 0422 916450 E-mail: mscomparin@unisef.it